Siamo appena rientrati dalle vacanze e non vediamo l’ora che i tanti progetti a cui abbiamo lavorato negli ultimi mesi prendano il via! Tra questi c’è anche il percorso formativo sulla training for flexibility che partirà il 15 ottobre e al termine del quale i partecipanti otterranno un diploma di insegnante riconosciuto dal Coni.
Il corso – riservato ai danzatori e agli insegnanti di danza classica, moderna e contemporanea – si aprirà con una prima sessione intensiva (24 ore di lezione suddivise in 2 weekend) per poi proseguire nei mesi successivi con 4 weekend di approfondimento. Il 18 settembre tutti gli interessati avranno la possibilità di partecipare ad una lezione dimostrativa che Barbara Felici, ideatrice del metodo e titolare del corso, terrà insieme con alcune delle sue allieve. Barbara, già prontissima per condividere con noi questa nuova avventura, racconta in questa breve intervista origini, obiettivi e vantaggi del metodo. Buona lettura!
D: Ciao Barbara, in cosa consiste la training for flexibility? Da dove nasce l’esigenza di questo nuovo metodo?
R: Training for flexibility è un metodo di allenamento che prevede una serie di esercizi codificati e di livelli differenti per migliorare flessibilità , mobilità articolare, controllo, forza e molto altro. L’idea nasce dall’esigenza di poter dare agli allievi anche meno dotati la possibilità di “costruirsi” un corpo più idoneo allo studio della danza.
D: A chi può essere utile praticare e insegnare la training for flexibility?
R: Praticare la training for flexibility è utile a tutti coloro che vogliono ottenere un corpo migliore per danzare ma anche migliorare la postura e prevenire infortuni. Possono trarne vantaggio in particolare gli insegnanti nelle scuole private, che non potendo selezionare gli allievi hanno comunque l’esigenza di avere classi più omogenee.
D: Che risultati può aspettarsi di ottenere un insegnante che decida di praticare e far praticare sistematicamente questo tipo di esercizio? Tu in particolare che risultati hai riscontrato nei tuoi allievi?
R: Abbinando la training for flexibility alla danza miglioriamo non solo la flessibilità e la mobilità articolare dei nostri allievi- indispensabile anche per ottenere un corretto tourn out – ma diamo loro una maggiore capacità di controllo del bacino e della schiena, un miglior sostegno della muscolatura dell’addome e della schiena, e dunque una tecnica migliore.
D: In ottobre la training for flexibility sarà al centro di un percorso formativo per insegnanti e danzatori che si svolgerà presso la nostra scuola. Cosa si farà durante le lezioni?
R: Durante le lezioni del corso, di cui proporremo una lezione dimostrativa il 18 settembre, studieremo le sequenze di esercizi a tutti i livelli, analizzeremo la respirazione, analizzeremo gli esercizi dal punto di vista anatomico e impareremo a costruire una lezione del metodo per i diversi livelli ed età.
D: Chi frequenterà questo corso otterrà un diploma di insegnante di training for flexibility riconosciuto dal Coni. Che tipo di opportunità potrebbe aprire questo tipo di riconoscimento, al di là dello specifico stile di danza?
R: Sicuramente avere un titolo di insegnante riconosciuto dal Coni di questo nuovo metodo aumenta il prestigio e la credibilità del docente, dato che in molti riguardo questo settore si improvvisano. Un diploma riconosciuto ¨ garanzia di controllo e qualità.
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