Dopo un lungo periodo di severe restrizioni e di isolamento, finalmente possiamo accorciare le distanze e tornare a re-incontrarci attraverso la magia ed imprescindibilità del contatto!

Quella dei prossimi 3 e 4 luglio, in particolare, sarà l’occasione per immergersi nella pratica di Play-Fight sviluppata da Bruno Caverna, attraverso l’elaborazione ed esperienza personale di Ester Braga e Francesca Romano, che studiano e lavorano all’interno di Formless Arts da diversi anni.

Il workshop tesserà un viaggio attraverso diversi esercizi, fino a sfociare nel gioco libero. Portando consapevolezza su quelle tensioni non necessarie immagazzinate nel corso del tempo e sui modelli disfunzionali di reazione, ci muoveremo gradualmente oltre il campo della mera fisicità per abbracciare tutti gli aspetti dell’essere. Solo quando diventiamo capaci di riconoscere quanta tensione accumuliamo nel nostro sistema (psico-fisico), lasciandola andare e/o distribuendola, possiamo trasformarla in potere reale ed energia rinnovata. “Stop doing – smettere di fare”, consente al corpo di ri-funzionare in modo organico ed efficiente, mentre la mente inizia a interferire sempre meno ad ogni passo che facciamo.

Attraverso l’altro, con l’altro, possiamo fluire, abbracciare la sfida scaturita dalla relazione e dal confronto sano, per scoprire ulteriormente chi non siamo; fino ad agire in uno stato di “non resistenza”.

Concetti principali
cadere come stato d’essere
gravity practice
non resistenza
preservare l’integrità (psico-fisica)
connessione, con o senza contatto fisico
lavorare con e attraverso le paure
confronto e collaborazione
giocare come qualità fondamentale intrinseca

Date e orari
Sabato 3 Luglio dalle 15 alle 20
Domenica 4 Luglio dalle 10 alle 17.

Alle prime 8 persone che si iscriveranno verrà riservato un prezzo speciale.
Per partecipare al workshop è obbligatorio prenotarsi scrivendo a segreteria@arcobalenodanza.it.
Per ulteriori informazioni sul workshop: formlessartsevents@gmail.com

Chi conduce?
Ester Braga
Il suo background di esperienze e di interessi interconnette principalmente una formazione intensiva in danza contemporanea e floor-work, contact improvisation, composizione istantanea, con i suoi studi successivi in yoga, pratiche posturali e somatiche. Ha conosciuto Bruno Caverna nel 2014, prima tramite Liquid Body, poi tramite Play-Fight; un incontro strabiliante che da allora è stato alle fondamenta del suo percorso, nella vita e nella professione. Ester attualmente lavora come manager per Formless Arts e come Facilitatore di Play-Fight, mentre segue costantemente workshop ed eventi, consapevole di navigare attraverso un viaggio senza fine di esplorazioni corpo-mente stimolanti, rivelatrici e di interazioni edificanti. In questo momento sta anche approfondendo la sua ricerca sulla linea tra Play-Fight & Contact Improvisation e integrando la sua importante esperienza nel panorama Yoga all’interno delle attività di Formless Arts, collegandone l’approccio all’essenza stessa della filosofia di Formless Arts.

Francesca Romano
Francesca inizia gli studi di danza e movimento sin da piccola con la ginnastica artistica. Negli anni studia danza moderna e contemporanea, contact improvisation, teatro danza, lavorando con diversi artisti e ricercatori del movimento. Nel 2005 si diploma nel corso di Teatrodanza presso la Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi (Milano).
Lavora come insegnante di danza e movimento, performer e coreografa. Dal 2013 amplia le sue ricerche avvicinandosi allo yoga e alle arti marziali avendo così una più profonda esperienza e conoscenza della connessione tra corpo, mente e stati interiori.
È nel 2015 che si avvicina al lavoro di Bruno Caverna durante un workshop Play-Fight. Da quel momento ha iniziato a seguire costantemente questa pratica, trovando nei suoi strumenti importanti punti di ispirazione, nuovi modi di avvicinarsi al movimento e alla vita, nuovi modi per connettersi con gli altri e se stessa. Come membro del team supporta la realizzazione di progetti specifici e lavora come facilitatrice di Play-Fight e integrando le proprie conoscenze con le attività di Formless Arts.